Utilizzo della psichiatria a fini politici in Unione Sovietica

La prima vittima dell'utilizzo della psichiatria per fini politici in URSS fu Maria Spiridonova, rivoluzionaria e terrorista, leader del partito di sinistra SR (Socialisti Rivoluzionari), rinchiusa nell'ospedale psichiatrico per ordine di Dzeržinskij nel 1921.

Uno dei primi ospedali psichiatrici in cui venivano trattenuti i prigionieri per cause politiche fu quello di Kazan'. Dal 1940 al 1970, nelle corsie di questo ospedale psichiatrico carcerario morirono 1.802 pazienti, di cui 470 erano stati condannati ai sensi dell'articolo 58 del CP RSFSR e dell'articolo 54 del CP RSSU, ovvero per motivi politici. Nella colonia penale n°5, che si trovava sull'isola di Svijažsk e che dal 1956 divenne una ramo dell'ospedale psichiatrico di Kazan', dalla fine degli anni Trenta sino agli anni Settanta del secolo scorso morirono 3.087 prigionieri.


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